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Wedding Season: Il matrimonio in Basilicata.

Buongiorno care ragazze, quest'anno l'estate proprio non vuole iniziare e io mi sto facendo prendere da una malinconia cronica. Ho tanti progetti in mente ma purtroppo è impossibile realizzarli con questo clima novembrino e incessante pioggia e continuo a rimandare (ormai da Aprile!), se qualcuno ha avvistato l'estate può dirle che qui in Basilicata abbiamo tanto bisogno di lei??? Grazie.

Nonostante ciò l'estate resta la stagione dei matrimoni che o si amano o si odiano.
Ogni luogo ha le sue tradizioni e adesso vi racconterò quelle della mia terra, anzi nello specifico del mio paese. Preparatevi perché secondo me non avete mai sentito parlare di un matrimonio del genere.

Iniziamo dalla durata. Matrimonio lampo a Pietragalla?Scordatevelo!
E' una vera e propria maratona, la povera sposa si sveglia alle 7 per terminare la giornata alle 7 del giorno dopo. Non sto scherzando. Avete presente il mio grosso grasso matrimonio greco? Qualcosa del genere.



Ore 7: sveglia. Trucco e parrucco. Nella prima mattinata iniziano ad arrivare i parenti più stretti a casa. Qui non posso darvi i dettagli perchè ancora non ho avuto l'occasione di avere un parente vicino che si sposa. Ma immagino i classici preparativi, il vestito ,i consigli della mamma , la nonna che si commuove per la sua nipotina "che è fatta grann".

Foto: Npwa studio


Ore 10.30 : la funzione religiosa in chiesa. Lo sposo sta davanti l'altare solo nella sua drammatica attesa. La sposa si fa sempre attendere. Almeno un 15 minuti. Appena entra lacrime a volontà per gli amici più stretti. Parte la funzione fino al fatidico momento. Vuoi tu Gustavo prendere Gelsomina come tua legittima sposa? 




Ore 12:00 Mentre i novelli sposi scattano le foto di rito i parenti si preparano al momento più significativo. Preparano il riso e con inaudita violenza lo lanciano verso gli sposi che si ritroveranno chicchi ovunque. Nei capelli, nelle orecchie, nel naso.


Foto G.Calamosca
Ore 12:00 - 13.30. Tutti con le macchine per raggiungere la sala ricevimenti. Il fiocco bianco sull'antenna o sul cruscotto. E per far capire a tutti che è una giornata di festa giù col clacson xD.

Ore 13:30. Arrivo al ristorante. La fame si fa sentire così sono tutti lì impalati pronti al lanciarsi come avvoltoi sul buffet. Prima bisogna aspettare gli sposi però.

Ore 14:00 (nel migliore dei casi). Dopo aver placato la fame con stuzzichini e aperitivi dai colori sgargianti tutti gli invitati partono alla ricerca del tavolo. Una volta seduti è d'obbligo un'occhiata al menù che sovente si compone di:
Antipasto 1 classico. Antipasto 2 di mare.
 Primo primo (risotto i love you!) , secondo primo (pasta con sugo lucano), 
terzo primo (a discrezione degli sposi)
Secondo di pesce.
Sorbetto al limone o al mandarino.
Secondo di carne.

A questo punto voi direte? Davvero così tanta roba? 
Ma ce la fate a far entrare tutto?
Ma non è finita. Si continua con:




Formaggi e ricotta.
Frutta con gelato o dolce.
Caffè e digestivo.

Praticamente quello che mangio in una settimana.

Tra una portata e l'altra  si esce fuori a chiacchierare o fumare oppure si balla un liscio, una fox o una polka  accompagnati da uno o più suonatori che con vari strumenti e un microfono invogliano gli sposi e gli invitati a ballare.

Foto: Giovanni Lancellotti



Si va avanti così fino alle 7 e mezza circa. Quando arriva il momento del taglio della torta.
Una di quelle bellissime torte millefoglie a tre piani piene di panna e di liquore. Roba che se il vostro stomaco aveva ardentemente resistito al pranzo non può che subire il colpo finale.



Foto agli sposi che brindano. Foto coi parenti.
Momento auguri e consegna busta. Si fa una luuuuuunga fila. 
Gli sposi consegnano la bomboniera e gli invitati consegnano la busta col regalo.
A volte c'è anche il momento regalo ai testimoni. 


Foto: Giovanni Lancellotti


Pensavate fosse finito? AHAHAHAH poveri illusi!
Deve ancora iniziare il bello!
A questo punto parte il momento abbiocco.
I camerieri con velocità disarmante fanno sparire tutto dai tavoli. 


Ore 20:00. Buffet serale. 
Si mangia? Ancora? Si!
Buffet di torte, stuzzichini e frutta.
Tutte quelle cose buonissime *_* peccato che nel mio stomaco
da  2 gb non c'è spazio. Ma è un problema solo mio.
 Gli altri mangiano e mangiano e mangiano. E poi ancora mangiano,mangiano e mangiano.
Foto: Giovanni Lancellotti.


Ore 21.00. Si balla. Si canta karaoke. Si fanno scherzi imbarazzanti agli sposi.
Il momento karaoke lo posso accettare. Fa tanto revival. 
Ma gli scherzi, oh Please, evitiamoli.
A meno che non siano DAVVERO divertenti o innocenti e simpatici.
Le trashate tipo ricoprirli di carta igienica lasciamole ai programmi di REAL TIME.
Poi eviterei anche quelli orribili cerchi mano per mano che circondano i malcapitati sposi .
O l'immancabile momento goliardico in cui i simpatici amici incoraggiati dal vino rosso prendono 
in braccio lo sposo e lo lanciano verso il soffitto mentre la sposa con sguardo intimidito spera che suo marito sopravviva a questa difficile prova.




Ah ah e poi il lancio del bouquet. Si? No? Nì.
E' una tradizione da non prendere troppo sul serio.
Invitate che sono lì perchè malauguratamente single o convinte dall'amica 
a partecipare a questo imbarazzante momento.
 Invitate che nel momento del lancio corrono e sgomitano per prendere il bouquet. 
Parliamone.

Ore 00:00. Quando ormai tutti avevano perso la speranza la serata finisce. Ma non per tutti.
Per gli amici e i parenti più stretti inizia il gran finale.

Ore 01:00 fino al mattino. La serenata. I sopravvissuti si riuniscono sotto casa degli sposi e si assiste a una vera trasformazione. Via i vestiti, via i tacchi e via il trucco.
 Felpe, giubbotti, sciarpe. La serata è spesso fresca(o fredda!) e lunga.
Si mangia(ancora!) e si beve. 
Gli uomini brilli e non cantano canzoni tradizionali accompagnati dalla mitica fisarmonica.
Roba che se avevi sonno ti passa in 3 nanosecondi e anche tu ti ritrovi a cantare con enfasi e passione.
Suona chitarra.
Paese mio che stai sulla collina disteso come un vecchio addormentato.
Io vagabondo che son io,vagabondo che non sono altro.
Calabrisella mia.
E le canzoni con i doppi sensi nascosti ma manco tanto.
Madonn ch' tegn.
Mutandina ricamata di seta nera.
Ma queste potreste ascoltarle solo se capitate nella mia terra.






Ah e poi c'è anche il giorno dopo.
Partito come pranzo per terminare tutti gli avanzi del giorno precedente a volte si trasforma  
in un altro ricevimento per i parenti più stretti.




Insomma questo è un tradizionale matrimonio Pietragallese lungo come questo interminabile post.
Una vera prova di resistenza ma incredibile e indimenticabile.
Ah e poi ci sono anche le tradizioni che lo precedono ma di questo ve ne parlerò un'altra volta.


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