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KIMONO - Riflessi d’arte tra Giappone e Occidente: Mostra al Museo del Tessuto di Prato

59100 Prato PO, Italia

Chi mi conosce sa che uno dei paesi che mi ha sempre affascinata è il Giappone. Le atmosfere orientali, la ricca storia, la cultura millenaria e l'incredibile fusione tra tradizione e modernità rendono questa nazione un vero e proprio nuovo mondo da esplorare. Il Giappone è una terra di contraddizioni affascinanti, dove l'antico si fonde armoniosamente con il contemporaneo, creando un'esperienza unica e indimenticabile per chiunque lo visiti. Non ho ancora avuto il privilegio di visitare il Giappone personalmente, ma di recente sono stata invitata a una mostra che mi ha regalato un'esperienza simile a un viaggio in quelle terre lontane. Durante l'evento, ho avuto l'opportunità di immergermi nelle atmosfere sognanti e incantate che spesso associamo a questa magica nazione. È stato come lasciarsi trasportare in un mondo che avevo dipinto solo con l' immaginazione.



Il Museo del Tessuto di Prato presenta la sua nuova mostra intitolata "KIMONO - Riflessi d’arte tra Giappone e Occidente". Questa straordinaria esposizione, che si terrà dal 29 aprile al 19 novembre 2023, ha ottenuto il prestigioso patrocinio dell’Ambasciata del Giappone in Italia. Attraverso una selezione accurata di opere d'arte, la mostra esplora le influenze artistiche e culturali che si sono sviluppate tra Europa e Giappone, soprattutto dalla fine dell'Ottocento alla prima metà del Novecento. L'articolo svela i passaggi fondamentali di queste contaminazioni creative, concentrandosi sia sul fenomeno del Giapponismo, che ha influenzato l'arte europea, sia sull'Occidentalismo, che ha modificato l'iconico kimono giapponese. Un'occasione imperdibile per conoscere un ricco patrimonio artistico e stilistico che ha segnato l'incontro tra Oriente e Occidente.

La mostra presenta una vasta collezione di dipinti, xilografie, cartoline d'epoca, stampe e tessuti provenienti da importanti collezioni private e dalle raccolte del Museo del Tessuto di Prato. Tuttavia, l'attrazione principale sono i cinquanta kimono maschili e femminili appartenenti alla collezione privata di Lydia Manavello, databili al primo e secondo quarto del Novecento, realizzati in seta operata, ricamata o stampata. Questa straordinaria rassegna di opere testimonia le contaminazioni artistiche e stilistiche tra Oriente e Occidente, con particolare attenzione alle innovazioni formali delle avanguardie europee come Futurismo, Secessione e Cubismo, che hanno profondamente influenzato il tradizionale linguaggio decorativo giapponese.





I kimono esposti sono realizzati in seta operata, ricamata o stampata e sono un'espressione straordinaria delle contaminazioni artistiche e stilistiche che si sono verificate tra l'Oriente e l'Occidente in quei decenni. Ogni kimono è un capolavoro unico, con motivi e disegni che combinano elementi tradizionali giapponesi con innovazioni formali provenienti dall'arte europea.







La mostra si avvale anche di una sezione dedicata alle tecniche tessili e decorative tradizionali giapponesi, come il nishiki, il yuzen, il katagami, il kasuri e lo shibori. Queste tecniche sono esemplificate attraverso esempi di tessuti e campioni che mostrano la maestria artigianale giapponese nel campo della tessitura e della decorazione.


Oltre alla visita delle opere esposte, i visitatori hanno la possibilità di utilizzare un'app gratuita disponibile per smartphone e tablet. Questa app utilizza la fotocamera del dispositivo per scannerizzare i codici QR presenti all'ingresso del museo e fornisce una guida audio in italiano, inglese e spagnolo durante la visita. Inoltre, sono previste visite guidate, laboratori e altri eventi per il pubblico adulto e le famiglie, che si svolgeranno nel corso del periodo di esposizione.


IL PERCORSO

Il percorso si apre con una suggestiva animazione di due Nanban, ossia due coppie di paraventi istoriati a sei ante, realizzati da pittori di corte giapponesi alla fine del Cinquecento, che illustrano il primo contatto assoluto tra l'Occidente e il Giappone, avvenuto nel 1543 grazie allo sbarco di una flotta di navi portoghesi nell'arcipelago nipponico. Si tratta di alcune delle testimonianze visive più impressionanti del modo in cui i pittori giapponesi percepivano i primi europei che arrivavano in Giappone.


L'esposizione prosegue poi con la "seconda" scoperta del Giappone; siamo alla fine dell'Ottocento quando l'arte nipponica fa la sua dirompente comparsa sulla scena artistica europea dando luogo al fenomeno conosciuto come Giapponismo.

Attraverso un secondo video suggestivo, i quadri degli Impressionisti e poi dei post- impressionisti come Van Gogh e Gauguin, dialogano idealmente con le stampe giapponesi di Hiroshige, Utamaro  e Hokusai , che divennero ben presto fonte inesauribile di ispirazione, assimilazione e rielaborazione da parte degli artisti occidentali grazie ai loro colori vivaci a campiture piatte, a inedite prospettive, ad una lettura diversissima del movimento dei corpi delle figure.

 In mostra il rarissimo Paris illustré. Le Japon del maggio 1886, famosa rivista francese, con in copertina una xilografia di Keisai Eisen che ritrae una splendida e sinuosa figura femminile in veste tradizionale giapponese, fedelmente ripresa da Van Gogh nel 1887 nel suo dipinto "La Courtisane".



Contemporaneamente si assiste però anche al fenomeno inverso, l'Occidentalismo ovvero il fascino esercitato dalla modernità europea in Giappone, sia in termini di progressi scientifici e tecnologici, sia soprattutto in termini di costume e modo di vivere. La moda occidentale - emblema per eccellenza della modernità - affascinò in modo particolare la cultura nipponica, che in ambito tessile era legata a secolari rigide tradizioni sia tecniche che stilistiche.

In mostra una ricca sezione di stampe, cartoline, riviste che ritraggono donne giapponesi vestite alla moda europea , ma soprattutto l'esposizione dei cinquanta kimono provenienti dalla collezione privata di Lydia Manavello cui è dedicata tutta le seconda parte della mostra.




I meravigliosi kimono, vero fulcro della mostra, sfilano uno accanto all'altro nella suggestiva sala a capriate del Museo.

Dopo una prima introduzione sulle complesse e straordinarie tecniche tessili e decorative tradizionali (nishiki, yuzen (foto 10), katagami, kasuri, shibori), i kimono sono esposti per isole tematiche, raggruppati per soggetti e motivi decorativi, per far meglio comprendere al pubblico come la cultura tradizionale giapponese abbia tratto ispirazione dai linguaggi delle avanguardie artistiche e del design tessile europei.

Un primo gruppo di kimono racconta come il tradizionale linguaggio decorativo e stilistico giapponese (tondi cinesi e chiave di Buddha) motivo dei ciliegi in fiore, motivo delle nuvole, motivo delle peonie solo per citarne alcuni viene rivisitato alla luce degli influssi stilistici occidentali.

In questo contesto trovano collocazione gli oggetti del Museo che espone, in dialogo con gli abiti giapponesi, pagine di libri campionario di fine Ottocento di produzione francese, planche e figurini di moda per sottolineare le connessioni e le influenze artistiche tra questi due mondi.

Un secondo nucleo, quasi tutti kimono da uomo, esprime il fascino per la modernità e il progresso attraverso l'introduzione di soggetti decorativi del tutto nuovi, come la nave, l'areoplano, lo sport.

Il terzo e più cospicuo nucleo - e sicuramente il più affascinante - è il nucleo centrale che raggruppa ben 19 kimono degli inizi del Novecento. Oggetti unici, in seta operata, ricamata o stampata che testimoniano l'attrazione per le suggestioni stilistiche provenienti dalle avanguardie europee come Fauvismo, Secessione Viennese, Futurismo, Cubismo, Déco, che modificarono profondamente il linguaggio decorativo introducendo concetti come tridimensionalità, colori forti e violenti, forme astratte nel design tessile. (foto da 14 a 18)Per ulteriori informazioni sulla mostra, è possibile visitare il sito web del Museo del Tessuto di Prato, dove sono disponibili tutte le informazioni aggiornate sugli orari, gli eventi e i contenuti correlati alla mostra.


KIMONO. Riflessi d’arte tra Giappone e Occidente

29 aprile – 19 novembre 2023

Museo del Tessuto | Via Puccetti 3 Prato

Orario: 10-15 (da martedì a giovedì); 10-19 (venerdì, sabato) 15-19 (domenica) | Chiusa lunedì

Ingresso: 10 €; ridotto 8€

info@museodeltessuto.it - www.museodeltessuto.it


CALENDARIO INIZIATIVE COLLATERALI


VISITE GUIDATE

La mostra sarà accompagnata da una serie di visite guidate sponsorizzate da Unicoop Firenze e

riservate ai Soci.

Il calendario:

SETTEMBRE sabato 9 e domenica 24 settembre ore 17.00

OTTOBRE sabato 7 e domenica 22 ottobre ore 17.00

NOVEMBRE sabato 4 e domenica 19 novembre ore 17.00

Biglietto: ingresso ridotto euro 8 + visita guidata gratuita

Le visite, della durata 1h, sono su prenotazione fino al raggiungimento dei posti disponibili

(contatti: Infopoint Coopculture: +39 0574 1837859 | prenotazioni.museiprato@coopculture.it).

La tessera socio va esibita in biglietteria al momento dell’acquisto del biglietto.

LABORATORI PER FAMIGLIE

Per tutta la durata della mostra, un ricco calendario di appuntamenti pensati per le famiglie, con

attività per diverse fasce di età tra cui laboratori sull’origami, sulle tecniche di stampa, sulle


tecniche di piegatura del tessuto per poi concludere con la cerimonia di vestizione del kimono e un

workshop di danza giapponese.

In collaborazione con LAILAC- Associazione Culturale Giapponese e IROHA - Associazione





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