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Le interviste creative #07 - Vanessa Van handmade - borse ispirate alla cultura pop

Buongiorno girls! Oggi torno con una delle mie rubriche preferite: le interviste creative

Vi introduco brevemente la creativa di questo mese: è Vanessa, designer laureata in scienze della moda e del costume che ha iniziato a realizzare una sua linea di borse e accessori handmade, ispirati alla cultura pop, con qualche riferimento vintage

Vi ricordo che se siete delle creatrici handmade e volete partecipare a questa rubrica potete contattarmi via email.






Iniziamo a conoscerla meglio,Vanessa dicci in due righe chi sei,cosa fai nella vita,dove vivi e quali sono i tuoi sogni nel cassetto.

Ho 26 anni e tante idee, che possono essere riassunte in un unico progetto: aprire una grande sartoria.
Vivo in un paese dell’agro pontino, in provincia di Latina, e passo la maggior parte del tempo chiusa in quello che io chiamo “Il mio lab” a cucire, disegnare e fantasticare.
Amo l’arte, mi affascina l’archeologia e mi piace vivere circondata da gatti. La moda è stata il mio primo amore.





Quando e come è iniziata la passione per la moda e il cucito creativo?

Ho deciso che avrei fatto la stilista a 10 anni. Ero seduta sul divano con mia madre e stavamo guardando la tv, quando hanno iniziato a sfilare degli abiti rossi. In quel momento ho pensato “da grande anche io voglio far sfilare dei miei abiti”. Erano anche gli anni in cui in tv trasmettevano la serie “Le ragazze di piazza di Spagna”, serie che ha influenzato la mia infanzia.

Hai studiato e ti sei laureata in moda, cosa ne pensi del tuo percorso formativo? Cosa consiglieresti a chi sta per intraprenderlo? Quali sono state gli esami che ti sono piaciuti di più?

Ho studiato moda a “La Sapienza” di Roma e contemporaneamente ho frequentato una scuola di moda a Latina, dove ho imparato a cucire.
Il mio corso di laurea lo rifarei altre mille volte perchè li ho imparato tutto quello che so sulla moda, e per moda intendo personaggi, costumi, epoche, invenzioni ed eventi che hanno caratterizzato e portato la moda a quello che è oggi, uno dei settori più importanti della nostra economia.

In particolare, gli esami che mi hanno appassionata più degli altri sono stati quelli di storia della moda (ne ho dati 2). E’ interessante scoprire come il nostro abbigliamento muti in relazione ai cambiamenti economici e sociali che caratterizzano la storia dell’uomo.
Il consiglio che mi sento di dare a chi vuole studiare moda è lo stesso che i professori hanno dato a me e ai miei colleghi di corso: non fermatevi alla teoria, la moda è anche pratica.


Raccontaci i passi che ti hanno portato ad essere la creativa di adesso.Quando hai comprato la prima macchina,quando hai pensato di iniziare a vendere le tue creazioni e così via…

Tutto è iniziato a gennaio 2013, un mese dopo la mia laurea. Ero stanca di fare cartamodelli e abiti, avevo voglia di fare qualcosa di nuovo e più veloce da realizzare, così ho provato a cucire qualche borsa. Ho postato un paio di foto su facebook e una mia amica mi ha chiesto se ne cucissi una anche a lei. Qualche giorno dopo un’amica della mia amica, vedendo la borsa, ne ha voluta una anche lei e così è iniziato tutto. Fortunatamente avevo la macchina da cucire di mia madre, quindi ho potuto subito iniziare a mettere in pratica le mie idee.












Dove trovi l’ispirazione per le tue creazioni?Credi di aver sviluppato uno stile personale ? Quanto credi sia importante riuscire a farlo?

Mi piace trarre ispirazione dalle mode del novecento e dal mondo dell’arte, che poi molto spesso entrano in contatto tra loro, basti pensare alle fantasie optical in voga negli anni sessanta e settanta che nascevano dall’Op Art; l’abito mondrian di Yves Saint Laurent, oppure gli abiti ispirati al surrealismo di Elsa Schiaparelli.  
In particolare sono molto attratta dalla pop art, soprattutto dai motivi che si ripetono -stile Andy Warhol- e dalle fantasie vivaci e divertenti. Il mio stile sta andando verso questa direzione.
Per me è molto importante che ogni creativo sviluppi un proprio stile, sia perchè può essere un segno di riconoscimento, sia perchè aiuta a selezionare il target di riferimento.


Cosa pensi dell’handmade in contrapposizione alle grandi marche?E’ un fenomeno di nicchia da considerare sempre e solo come un hobby o si può vivere di questa passione?I piccoli artigiani soffrono per questa differenza?

Sono un’amante della moda ma non delle griffe. La maggior parte dei grandi marchi omologa, mentre l’handmade da la possibilità di costruire un proprio stile, soprattutto perchè gran parte degli artigiani (compresa me) realizza pezzi su ordinazione, quindi personalizzabili. Questo è il punto di forza dell’handmade ed è ciò che può farlo diventare un vero e proprio lavoro.
I piccoli artigiani non soffrono d’inferiorità rispetto alle grandi marche, pagano però il prezzo dell’opinione comune secondo la quale indossare un pezzo griffato rende fighi mentre indossare un pezzo handmade di uno stilista indipendente qualunque è da sfigati. Ma fortunatamente qualcosa sta cambiando.


Preferisci rimanere una designer indipendente o ti piacerebbe lavorare/collaborare con grandi nomi?

Mi piace essere una designer indipendente perchè posso esprimere il mio stile, indipendentemente dai trend di stagione. Non sono interessata a lavorare per grandi nomi per il motivo che ho spiegato nella risposta precedente, ma non dico di no a priori, valuto qualsiasi proposta mi si faccia. Magari una collaborazione ci potrebbe stare, perchè nelle collaborazioni si lascia più spazio creativo.


Quali sono i tuoi stilisti preferiti?

I miei gusti variano di anno in anno. In questo periodo mi piacciono molto Mirko Fontana e Diego Marquez del brand emergente Au jour le jour, e Miuccia Prada, in particolare Miu Miu.


Adesso una domanda che non c’entra molto con la vita creativa,qual’è la tua giornata ideale?
Mattinata al mercato in cerca di qualche stoffa che mi ispiri, poi pausa caffè/chiacchiere con un’amica. Il pomeriggio mi rinchiudo nel mio lab per creare qualcosa di nuovo e la sera divano, pizza e film con il mio fidanzato.


Che posti nel mondo vorresti visitare?

E’ qualche anno che ho il desiderio di visitare il Medio Oriente.


Adotti delle strategie per farti conoscere o preferisci che la gente ti scopra ?

La fortuna gira, quindi nei periodi in cui la fortuna non è dalla mia parte adotto delle strategie - se così si possono chiamare.



Quali sono i tuoi tessuti e materiali preferiti?

Sarò banale, ma il mio tessuto preferito è il denim. E’ una stoffa semplice ma versatile perchè si può strappare, colorare, sfilacciare, oppure si possono applicare delle decorazioni come borchie e perline, o creare degli inserti con altri tessuti. Insomma, è una stoffa che si lascia lavorare, basta un piccolo dettaglio e gli si può dare lo stile che si vuole.


Ci fai vedere una delle tue prime creazioni,e quella di cui sei più soddisfatta?

Una delle mie prime creazioni, anzi, forse proprio la prima, è una borsa da giorno leopardata. Quella di cui sono più soddisfatta è la shopper con i dischi, perchè esprime perfettamente il mio stile: pop e vintage.







E infine dicci tutti i posti nel web dove possiamo trovarti!

Potete trovarmi su Facebook e Twitter, dove posto quotidianamente ciò che avviane nel mio lab; poi ho un blog dove posto soprattutto shooting.
Infine, ho un e-shop dove è possibile acquistare le mie creazioni.

Grazie mille Vanessa per l'intervista e per la splendida creazione che hai realizzato per me:

una pochette in denim con un nastro bordeaux con un motivo barocco e dettagli dorati
Non è carinissima? ^__^







E per concludere in bellezza altre creazioni di Vanessa Van Handmade, al solito fatemi sapere cosa ne pensate e non dimenticate di visitare il suo shop ^_^







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